ARRIVANO JIM CARREY E I PINGUINI DI MR. POPPER, OVVERO L’IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA
L’ATTORE “NON CREDO CHE RIUSCIRO’ A TROVARE L’AMORE CHE DURI PER SEMPRE”
Il Festival del cinema di Giffoni si arricchisce di una nuova, esilarante anteprima: “I pinguini di Mr. Popper”, commedia della Twentieth Century Fox con uno strepitoso Jim Carrey nel ruolo di Tommy Popper, un imprenditore di grande successo che è sempre impegnato nel lavoro, non ha molto tempo per i due figli, che vivono con la sua ex moglie, Amanda. Mister Popper abita in un lussuoso appartamento a Park Avenue, ed è sulla buona strada per diventare socio dell’azienda per cui lavora. Un giorno, riceve dall’Antartide un ultimo regalo del padre: una cassa di legno, da cui esce un pinguino. Mister Popper decide di rispedire l’animale in Antartide: se ne vede invece recapitare altri cinque. Da quel momento, la vita di Mister Popper cambia radicalmente. Il suo appartamento si trasforma in un parco giochi invernale, l’affare cui lavorava da tempo va a monte, e per poco non finisce in galera. Ma, grazie ai suoi pinguini, ritrova la felicità e riscopre l’importanza della famiglia. Un tema che ha fatto molto riflettere Jim Carrey, che ha da poco terminato la sua relazione con la showgirl Jenny McCarthy, durata un lustro, e che lo ha portato però ad un’amara conclusione: “Sono stato cancellato. È un sentimento terribile, pensare che forse per la persona che ami è come se non fossi mai esistito. Non so se riuscirò a trovare l’amore che duri per sempre” ha recentemente dichiarato l’attore di "Se mi lasci ti cancello" dal quale sembra uscire, appunto, la sua storia. Il regista del film Mark Waters, invece Carrey se lo è tenuto ben stretto: “Ricordo di aver detto a tutti quelli con cui ho parlato che per me c’era una sola persona in grado di interpretare il protagonista: Jim Carrey. Per fortuna, Jim ha letto la sceneggiatura e si è subito entusiasmato. Per di più, anche lui è un grande appassionato di pinguini. Jim è molto più che un maestro dell’invenzione comica, ha anche una rara sensibilità drammatica. Quando abbiamo lavorato sulle scene più emotive, ha avuto idee buone quanto quelle che gli vengono per le scene comiche.”
Sonia Serafini
